VILLA CAMPOLIETO

VILLA CARACCIOLO –  RUOPPOLO

VILLA DELLE GINESTRE

PARCO SUL MARE DELLA VILLA FAVORITA

8 MAGGIO ORE 17:30

Corso Resina 283, Ercolano

Le delizie del duca Luzio de Sangro
Mostra “Daniele Zagaria – La poetica dell’Abitare”

ORE 17:30

Concerto di Max Puglia e Sasà Mendoza

15 MAGGIO ORE 10:30

Pro Loco, via Caracciolo 1
Pollena Trocchia

Alle pendici del Somma
in collaborazione con la Pro Loco di Pollena Trocchia

22 MAGGIO ORE 17:30

Via Villa delle Ginestre, 21
Torre del Greco

Da masseria vesuviana a casa della Poesia

ORE 19:00

“Poesia in Concerto”
con Roberto Lumuli Gaudioso, Michele Perrone, Andrea Di Tolla

29 MAGGIO ORE 10:30

Viale Gabriele D’Annunzio, 36
Ercolano

Sulle rotte dei Borbone
Avvistamento dell’approdo borbonico della regata velica d’altura alle rotte dei Borbone

Visite guidate gratuite a cura dell’Arch. Celeste Fidora, Presidente dell’Associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani

PER PRENOTAZIONI
prenotazioni@villevesuviane.it

13 luglio 2025 |  VILLA CAMPOLIETO | ERCOLANO ORE 19:30

TEATRO

infinito petito

Tre surice dint'a no mastrillo


di ANTONIO PETITO

con Rosario D'Angelo, Diego Consiglio, Maria Teresa Iannone, Vincenzo Bove, Vincenzo Vecchione adattamento e regia Riccardo Citro

NELLE STANZE DEL DUCA DI SANGRO

Pulcinella è molto più di una maschera: è il residuo attivo di una memoria teatrale che non ha mai smesso di vivere. È uno strumento vivo e presente, capace di guidare l’attore e di imprimere una forma precisa alla scena. Ogni volta che si mette in scena una “pulcinellata”, la sfida è sempre la stessa: far esplodere la sua potenza comica, rinnovare la sua vocazione parodica, attualizzarne la forza. Pulcinella non ha bisogno di resurrezioni nostalgiche: è vivo ogni volta che lo si lascia agire. “Tre surice dint’a no mastrillo” di Antonio Petito, è una piccola macchina perfetta: una partitura fatta di parole essenziali, gesti rapidi, e soprattutto spazi per il gioco attorale. Nella sua apparente leggerezza, il copione nasconde un meccanismo teatrale millimetrico, che regge il tempo e lo sguardo contemporaneo. Petito non spiega né giustifica: presenta tipi umani, desideri ossessivi, corteggiamenti grotteschi. Pulcinella, degradazione farsesca dell’innamorato romantico, è coinvolto in una corsa assurda e violenta verso un oggetto del desiderio tanto erotico quanto irreale: la figlia della tavernara. In questa versione, la farsa diventa specchio amaro del nostro presente. L’amore si trasforma in consumo, l’oggetto desiderato è un bene da conquistare e bruciare. I tre pretendenti sono tre maschere della pulsione cieca, incapaci di reale relazione, immersi in un automatismo che è, oggi, lo specchio della nostra bulimia affettiva e sessuale. La scena si fa così essenziale, quasi crudele, per lasciar emergere un riso secco, violento, quasi animalesco

SPETTACOLO TEATRALE E SPETTACOLO DI DANZA
INTERO: € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 E OVER 65: € 7,00
Biglietteria fisica la sera dello spettacolo dalle ore 18:00