Meraviglie – La Penisola dei tesori: Alberto Angela racconta il Miglio d’Oro

Meraviglie – La Penisola dei tesori: Alberto Angela racconta il Miglio d’Oro

Meraviglie – La Penisola dei tesori: Alberto Angela racconterà stasera su Rai 1 (ore 21.25) le tante bellezze di Ercolano e Pietrarsa.

Nella prima serata di oggi, martedì 18 gennaio (ore 21.25), Alberto Angela regalerà ai telespettatori di Rai 1 un altro viaggio in alcuni dei territori più belli della Campania, protagonisti della quarta e ultima puntata di Meraviglie – La Penisola dei tesori.

Il viaggio del celeberrimo divulgatore farà infatti tappa tra le meraviglie del Miglio d’Oro ad Ercolano. In particolare, ci sarà un focus su Villa Campolieto, uno degli esempi più rappresentativi delle magnifiche ville vesuviane edificate nel corso del Settecento.

E proprio in quel periodo fu fatta una delle scoperte che avrebbero per sempre cambiato la storia dell’archeologia: l’antico teatro romano di Ercolano rimasto per secoli sommerso dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Dopo aver esplorato questo suggestivo luogo sotterraneo, Angela si sposterà in quello che è oggi uno dei siti archeologici più famosi al mondo: la città romana di Ercolano.

Ultima tappa del viaggio nelle meraviglie del Miglio d’oro è il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, dove sono conservati alcuni dei reperti più belli legati alla storia della ferrovia italiana.

Come sempre, ad accompagnare Alberto Angela ci saranno alcuni artisti, ovvero Lello Arena (che racconterà a modo suo alcuni aneddoti relativi a villa Campolieto) e Remo Girone (il quale interpreterà il celebre architetto Luigi Vanvitelli).

Fonte 2anews.it

13 luglio 2025 |  VILLA CAMPOLIETO | ERCOLANO ORE 19:30

TEATRO

infinito petito

Tre surice dint'a no mastrillo


di ANTONIO PETITO

con Rosario D'Angelo, Diego Consiglio, Maria Teresa Iannone, Vincenzo Bove, Vincenzo Vecchione adattamento e regia Riccardo Citro

NELLE STANZE DEL DUCA DI SANGRO

Pulcinella è molto più di una maschera: è il residuo attivo di una memoria teatrale che non ha mai smesso di vivere. È uno strumento vivo e presente, capace di guidare l’attore e di imprimere una forma precisa alla scena. Ogni volta che si mette in scena una “pulcinellata”, la sfida è sempre la stessa: far esplodere la sua potenza comica, rinnovare la sua vocazione parodica, attualizzarne la forza. Pulcinella non ha bisogno di resurrezioni nostalgiche: è vivo ogni volta che lo si lascia agire. “Tre surice dint’a no mastrillo” di Antonio Petito, è una piccola macchina perfetta: una partitura fatta di parole essenziali, gesti rapidi, e soprattutto spazi per il gioco attorale. Nella sua apparente leggerezza, il copione nasconde un meccanismo teatrale millimetrico, che regge il tempo e lo sguardo contemporaneo. Petito non spiega né giustifica: presenta tipi umani, desideri ossessivi, corteggiamenti grotteschi. Pulcinella, degradazione farsesca dell’innamorato romantico, è coinvolto in una corsa assurda e violenta verso un oggetto del desiderio tanto erotico quanto irreale: la figlia della tavernara. In questa versione, la farsa diventa specchio amaro del nostro presente. L’amore si trasforma in consumo, l’oggetto desiderato è un bene da conquistare e bruciare. I tre pretendenti sono tre maschere della pulsione cieca, incapaci di reale relazione, immersi in un automatismo che è, oggi, lo specchio della nostra bulimia affettiva e sessuale. La scena si fa così essenziale, quasi crudele, per lasciar emergere un riso secco, violento, quasi animalesco

SPETTACOLO TEATRALE E SPETTACOLO DI DANZA
INTERO: € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 E OVER 65: € 7,00
Biglietteria fisica la sera dello spettacolo dalle ore 18:00