Vesuvio Live – Torna il Festival delle Ville Vesuviane-Progetto ‘700: sarà dedicato a Paolo Isotta

Vesuvio Live – Torna il Festival delle Ville Vesuviane-Progetto ‘700: sarà dedicato a Paolo Isotta

Questa mattina, al Teatro Sannazzaro di Napoli, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della trentaduesima edizione del festival delle Ville Vesuviane. Durante la conferenza sono intervenuti Gianluca Del Mastro, presidente della fondazione Ville Vesuviane; il direttore della fondazione Roberto Chianese; il presidente della Scabec in rappresentanza della Regione Campania Antonio Bottiglieri e Luca De Fusco, in qualità di ideatore e direttore artistico.

Il Festival consiste in una rassegna di spettacoli che si terranno nelle splendide cornici delle Ville Vesuviane: principalmente Villa Campolieto di Ercolano e Villa le Ginestre di Torre del Greco. Quest’anno sarà festeggiato anche il cinquantesimo anniversario della fondazione Ville Vesuviane e, per l’occasione, i vertici dell’ente hanno richiamato alla direzione artistica Luca De Fusco, dopo decenni di lontananza.

La rassegna durerà dal 4 al 25 Settembre e in questo contesto ripartirà anche il progetto del Premio Le Maschere del Teatro, che potrà essere seguito in differita su Rai 1. Luca De Fusco ha sottolineato quanto la ripresa di questo premio rappresenti l’intera ripartenza dell’attività del teatro italiano.

Gli organizzatori del Festival hanno espresso con entusiasmo la volontà non solo di valorizzare il territorio, ma anche di avvicinare il grande pubblico al teatro. “I cittadini sono i primi custodi delle bellezze della nostra Terra”, ha affermato Roberto Chianese.

I beni culturali in Campania non sono una rarità e devono essere attrattivi anche per nuovi studi. Vogliamo scrivere una nuova pagina sulle Ville Vesuviane“, ha aggiunto il presidente Bottiglieri. Nel concreto, è stato creato un concorso della durata di un mese che coinvolge gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: il vincitore riceverà un piccolo premio in denaro e la soddisfazione di aver progettato il logo del Festival. Roberto Chianese ha tenuto a sottolineare che i biglietti saranno accessibili a tutti.

Il Festival delle Ville Vesuviane: il programma
Questa edizione sarà dedicato a Paolo Isotta, grande critico musicologo, scomparso da poco. A lui sono dedicati tutti gli spettacoli: anche la scelta dell’Enrico IV pirandelliano per la serata d’apertura è legata allo scrittore. Ma il Festival delle Ville Vesuviane, quest’anno, si arricchisce ancor di più di storia: la rassegna è inserita nell’ambito del progetto ‘700, volto alla valorizzazione del teatro settecentesco. I biglietti per il programma saranno acquistabili online ed avranno un costo di 10€. Questo il programma completo delle serate:

Luca De Fusco ha insistito sull’importanza della molteplicità del teatro, riferendosi alla scelta di inserire due spettacoli di danza nella rassegna: “In Italia stiamo assistendo alla scomparsa della Danza Contemporanea, sicuramente legata alla situazione dei corpi di ballo delle fondazioni Lirico-Sinfoniche. Ma è come se sparisse la scultura.“.

Sulla Danza contemporanea è intervenuto anche Gianluca Del Mastro: “Per valorizzare la forza espressiva di quest’arte abbiamo chiamato anche Francesco Annarumma, un coreografo e danzatore di Ercolano che ha danzato sui palcoscenici esteri. Ora è ritornato alle sue radici“.

Fonte vesuviolive.it

13 luglio 2025 |  VILLA CAMPOLIETO | ERCOLANO ORE 19:30

TEATRO

infinito petito

Tre surice dint'a no mastrillo


di ANTONIO PETITO

con Rosario D'Angelo, Diego Consiglio, Maria Teresa Iannone, Vincenzo Bove, Vincenzo Vecchione adattamento e regia Riccardo Citro

NELLE STANZE DEL DUCA DI SANGRO

Pulcinella è molto più di una maschera: è il residuo attivo di una memoria teatrale che non ha mai smesso di vivere. È uno strumento vivo e presente, capace di guidare l’attore e di imprimere una forma precisa alla scena. Ogni volta che si mette in scena una “pulcinellata”, la sfida è sempre la stessa: far esplodere la sua potenza comica, rinnovare la sua vocazione parodica, attualizzarne la forza. Pulcinella non ha bisogno di resurrezioni nostalgiche: è vivo ogni volta che lo si lascia agire. “Tre surice dint’a no mastrillo” di Antonio Petito, è una piccola macchina perfetta: una partitura fatta di parole essenziali, gesti rapidi, e soprattutto spazi per il gioco attorale. Nella sua apparente leggerezza, il copione nasconde un meccanismo teatrale millimetrico, che regge il tempo e lo sguardo contemporaneo. Petito non spiega né giustifica: presenta tipi umani, desideri ossessivi, corteggiamenti grotteschi. Pulcinella, degradazione farsesca dell’innamorato romantico, è coinvolto in una corsa assurda e violenta verso un oggetto del desiderio tanto erotico quanto irreale: la figlia della tavernara. In questa versione, la farsa diventa specchio amaro del nostro presente. L’amore si trasforma in consumo, l’oggetto desiderato è un bene da conquistare e bruciare. I tre pretendenti sono tre maschere della pulsione cieca, incapaci di reale relazione, immersi in un automatismo che è, oggi, lo specchio della nostra bulimia affettiva e sessuale. La scena si fa così essenziale, quasi crudele, per lasciar emergere un riso secco, violento, quasi animalesco

SPETTACOLO TEATRALE E SPETTACOLO DI DANZA
INTERO: € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 E OVER 65: € 7,00
Biglietteria fisica la sera dello spettacolo dalle ore 18:00