«Il Giardino di Alice» a Villa Campolieto, un’avventura tra i personaggi del nonsense

«Il Giardino di Alice» a Villa Campolieto, un’avventura tra i personaggi del nonsense

Domenica 20 giugno dalle 10.30 alle 18 la compagnia «Ma dove vivono i cartoni» ci porta nell’inestimabile parco di Villa Campolieto con l’inedita avventura de «Il giardino di Alice». Uno spettacolo itinerante di animazione e interazione con il pubblico dove tutto è possibile e tutto può accadere. Proprio come nella storia nonsense di Lewis Carrol.

I personaggi più amati della favola rivivono in una versione riadattata esplosiva e divertente: il tutto in uno scenario d’eccezione, i meravigliosi giardini di Villa Campolieto ad Ercolano, uno dei siti più suggestivi del Miglio D’Oro fatto edificare per volontà del principe Luzio De Sangro e realizzata dagli architetti Mario Goffredo e Luigi Vanvitelli. In questi luoghi fantastici si snoda la storia che vedrà i partecipanti diventare protagonisti attivi di tutta l’avventura.

Un irriverente Cappellaio Matto mette in scena il meglio del teatro di improvvisazione con il pubblico, accompagnato da un travolgente Bianconiglio che tra peripezie e furiose corse cerca la sua Alice. Intanto, l’arcigna regina di cuori osserva e minaccia, armata di ascia, di tagliare la testa a chi non segue le sue regole mentre un pazzo pazzo gatto, anzi Stregatto perde la testa. Riuscirà Alice a districarsi tra le corbellerie degli strampalati personaggi? 

Fonte ilmattino.it

13 luglio 2025 |  VILLA CAMPOLIETO | ERCOLANO ORE 19:30

TEATRO

infinito petito

Tre surice dint'a no mastrillo


di ANTONIO PETITO

con Rosario D'Angelo, Diego Consiglio, Maria Teresa Iannone, Vincenzo Bove, Vincenzo Vecchione adattamento e regia Riccardo Citro

NELLE STANZE DEL DUCA DI SANGRO

Pulcinella è molto più di una maschera: è il residuo attivo di una memoria teatrale che non ha mai smesso di vivere. È uno strumento vivo e presente, capace di guidare l’attore e di imprimere una forma precisa alla scena. Ogni volta che si mette in scena una “pulcinellata”, la sfida è sempre la stessa: far esplodere la sua potenza comica, rinnovare la sua vocazione parodica, attualizzarne la forza. Pulcinella non ha bisogno di resurrezioni nostalgiche: è vivo ogni volta che lo si lascia agire. “Tre surice dint’a no mastrillo” di Antonio Petito, è una piccola macchina perfetta: una partitura fatta di parole essenziali, gesti rapidi, e soprattutto spazi per il gioco attorale. Nella sua apparente leggerezza, il copione nasconde un meccanismo teatrale millimetrico, che regge il tempo e lo sguardo contemporaneo. Petito non spiega né giustifica: presenta tipi umani, desideri ossessivi, corteggiamenti grotteschi. Pulcinella, degradazione farsesca dell’innamorato romantico, è coinvolto in una corsa assurda e violenta verso un oggetto del desiderio tanto erotico quanto irreale: la figlia della tavernara. In questa versione, la farsa diventa specchio amaro del nostro presente. L’amore si trasforma in consumo, l’oggetto desiderato è un bene da conquistare e bruciare. I tre pretendenti sono tre maschere della pulsione cieca, incapaci di reale relazione, immersi in un automatismo che è, oggi, lo specchio della nostra bulimia affettiva e sessuale. La scena si fa così essenziale, quasi crudele, per lasciar emergere un riso secco, violento, quasi animalesco

SPETTACOLO TEATRALE E SPETTACOLO DI DANZA
INTERO: € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 E OVER 65: € 7,00
Biglietteria fisica la sera dello spettacolo dalle ore 18:00