Luigi Vanvitelli 21 Dicembre 2023 Villa Campolieto

Luigi Vanvitelli

Villa Campolieto – 21 Dicembre 2023 ore 17:00

Saluti

Dott. GENNARO MIRANDA

Presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane

On. Avv. LUCIANO SCHIFONE

Consigliere del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Modera

Dott. LUIGI SNICHELOTTO

Giornalista

Interventi

Prof. Arch. ALFREDO BUCCARO

Ordinario di Storia dell’Architettura


Università degli Studi di Napoli Federico II

Prof. Arch. CIRO ROBOTTI

Ordinario di Storia dell’Architettura f.r.


Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Prof. Ing. ALDO AVETA

Ordinario di Restauro Architettonico f.r.


Università degli Studi di Napoli Federico II

Arch. MARIANO NUZZO

Soprintendente ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Con il contributo di:

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13 luglio 2025 |  VILLA CAMPOLIETO | ERCOLANO ORE 19:30

TEATRO

infinito petito

Tre surice dint'a no mastrillo


di ANTONIO PETITO

con Rosario D'Angelo, Diego Consiglio, Maria Teresa Iannone, Vincenzo Bove, Vincenzo Vecchione adattamento e regia Riccardo Citro

NELLE STANZE DEL DUCA DI SANGRO

Pulcinella è molto più di una maschera: è il residuo attivo di una memoria teatrale che non ha mai smesso di vivere. È uno strumento vivo e presente, capace di guidare l’attore e di imprimere una forma precisa alla scena. Ogni volta che si mette in scena una “pulcinellata”, la sfida è sempre la stessa: far esplodere la sua potenza comica, rinnovare la sua vocazione parodica, attualizzarne la forza. Pulcinella non ha bisogno di resurrezioni nostalgiche: è vivo ogni volta che lo si lascia agire. “Tre surice dint’a no mastrillo” di Antonio Petito, è una piccola macchina perfetta: una partitura fatta di parole essenziali, gesti rapidi, e soprattutto spazi per il gioco attorale. Nella sua apparente leggerezza, il copione nasconde un meccanismo teatrale millimetrico, che regge il tempo e lo sguardo contemporaneo. Petito non spiega né giustifica: presenta tipi umani, desideri ossessivi, corteggiamenti grotteschi. Pulcinella, degradazione farsesca dell’innamorato romantico, è coinvolto in una corsa assurda e violenta verso un oggetto del desiderio tanto erotico quanto irreale: la figlia della tavernara. In questa versione, la farsa diventa specchio amaro del nostro presente. L’amore si trasforma in consumo, l’oggetto desiderato è un bene da conquistare e bruciare. I tre pretendenti sono tre maschere della pulsione cieca, incapaci di reale relazione, immersi in un automatismo che è, oggi, lo specchio della nostra bulimia affettiva e sessuale. La scena si fa così essenziale, quasi crudele, per lasciar emergere un riso secco, violento, quasi animalesco

SPETTACOLO TEATRALE E SPETTACOLO DI DANZA
INTERO: € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 E OVER 65: € 7,00
Biglietteria fisica la sera dello spettacolo dalle ore 18:00